Hai mai pensato a quando ti piacerebbe smettere di lavorare? Rifletti, ogni risposta è valida: puoi rispondere domani, oppure oggi, ma anche ieri. Oppure mai. Puoi anche non averci mai pensato, perché sei giovane e hai iniziato a lavorare da poco. Non è mai né troppo presto né troppo tardi per porsi questa domanda. Quale valore daresti ad un anno libero dal lavoro?
Se hai dei figli, prova a riflettere: a quale età saranno indipendenti da un punto di vista economico? Se non pianifichi il tuo futuro dovrai probabilmente lavorare fino a quando non potranno mantenersi da soli.
Se hai un mutuo, hai verificato che la sua durata sia coerente con la tua vita lavorativa? Meglio pianificare con attenzione per evitare di dover pagare ancora le rate del mutuo quando sarai in pensione.
Sei hai un partner, lo sai quando lui o lei andrà in pensione? Prima o dopo di te? I tempi coincidono con i vostri progetti di vita? Meglio pianificare per poter vivere la vita secondo i propri desideri!
Che rapporto hai con il tuo lavoro? Ti piace o vorresti smettere appena possibile? E il tuo settore di attività tra dieci o venti anni come funzionerà?
L’idea di fondo è quella di provare a definire i tempi e definire i progetti importanti della tua vita, guardando alla data di pensionamento, ma anche a tante altre cose che fanno parte della tua quotidianità: i figli, gli amori, i mutui, i progetti di vita ed il rapporto con il lavoro.
Ma come si fa a pianificare il proprio il futuro e magari a provare ad anticipare il momento nel quale potremo smettere di lavorare? Con i risparmi che già abbiamo da parte, oppure con quelli che riusciremo ad accantonare anno dopo anno. Ma soprattutto con il tempo: è la risorsa gratuita più preziosa che abbiamo a disposizione. E poi ci sono possibilità offerte dalla normativa per andare in pensione anticipatamente.