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Come si legge “la mia pensione futura” INPS?

Pensare alla pensione Hai fatto o vorresti fare la simulazione La Mia Pensione Futura presente sul sito dell’INPS? In questa sezione vogliamo aiutarti a leggere i dati e comprenderne le logiche.

Se non hai mai ricevuto la versione cartacea non preoccuparti: è stata inviata solamente ad una parte dei cittadini che non avevano mai chiesto il PIN. Se invece hai il PIN oppure lo SPID puoi accedere al simulatore presente sul sito dell’INPS.

Nella simulazione INPS troverai in particolare la stima della data di pensionamento e del tasso di sostituzione, pari al rapporto tra la pensione e l’ultima retribuzione lavorativa.

Tutti i valori in euro, relativi all’importo della pensione ed alla retribuzione lavorativa, sono lordi: devi quindi prestare attenzione a trasformare i numeri mostrati nella simulazione in valori al netto della fiscalità.

Le ipotesi alla base di “la mia pensione futura” dell’INPS sono tendenzialmente positive: si ipotizza una crescita del proprio stipendio dell’1,5% reale annuo, così come una crescita media del PIL dell’1,5%. Qualora le cose dovessero andare diversamente l’importo della pensione sarebbe conseguentemente ridotto.

Se nel tuo percorso professionale hai effettuato versamenti in più di una cassa previdenziale, dovrai manualmente sommare i risultati poiché il simulatore INPS consente di simulare una sola cassa alla volta.

Se non hai lo SPID o il PIN per accedere al simulatore INPS, sul sito poste.it puoi scoprire come è possibile ottenere lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), utile per accedere a diversi servizi della Pubblica Amministrazione, che vanno dalla sanità ai servizi scolastici, dalla previdenza alla posizione fiscale.



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La Mia Pensione Futura INPS consente di personalizzare alcune ipotesi alla base della simulazione.

Sito INPS
Immagine esemplificativa – sito INPS

I dati mostrati sono quattro: nella prima riga viene stimata la data di pensionamento, che può essere singola oppure doppia, a seconda del profilo e che viene stimata considerando gli adeguamenti periodici biennali previsti dalla legge in base all’aumento della crescita della speranza di vita; nella seconda riga è indicata la stima dell’importo lordo mensile della pensione; nella terza riga è presente l’ultima retribuzione lorda mensile al tempo della pensione; nella quarta riga è presente il tasso di sostituzione lordo, pari al rapporto tra i due valori precedenti. È infine possibile visualizzare il dettaglio della simulazione, che mostra anno per anno l’estratto conto contributivo effettivo e quello ipotizzato. La simulazione di base può essere personalizzata attraverso la sezione “simulazione avanzata”, che consente di modificare alcuni parametri.
Per le simulazioni viene presa a riferimento la propria storia contributiva effettiva, mentre le ipotesi considerate hanno delle conseguenze precise sulle stime contenute in “la mia pensione futura”.

Le simulazioni INPS ipotizzano un percorso lavorativo continuo da oggi fino ai 66 – 70 anni: un elemento che può portare a sovrastimare l’importo dell’assegno pensionistico che avremo. Nell’attuale mercato del lavoro avere dei periodi di mancata contribuzione è molto più frequente di un tempo (già prima delle ultime crisi, oltre il 30% dei lavoratori ha avuto periodi di discontinuità nel proprio percorso lavorativo, secondo il CENSIS1); il simulatore web INPS consente di inserire l’interruzione anticipata dell’attività lavorativa.

“La mia pensione futura” ipotizza poi che lo stipendio cresca ogni anno dell’1,5%. Si rischia di sovrastimare la propria pensione perché non necessariamente i contributi versati in futuro saranno maggiori di quelli di oggi. Può essere più prudenziale indicare una crescita salariale pari allo 0% e poi aggiornare nel tempo la stima dell’assegno in funzione dell’effettiva crescita professionale. Lo strumento web INPS consente di ipotizzare uno stipendio con una crescita tra lo 0% ed il 5% annuo.

La simulazione di “la mia pensione futura” infine ipotizza una crescita media del PIL italiano all’1,5%: anche questo parametro comporta la stima di una pensione più alta rispetto a quella che si avrebbe con una crescita dell’1%. Le previsioni della Ragioneria Generale dello Stato2 per i prossimi cinquanta anni vedono una crescita media del PIL dell’1,1% circa, dopo che negli ultimi anni abbiamo avuto medie intorno allo 0%. Lo strumento web INPS consente di selezionare una crescita del PIL compresa tra 1,5% e 1%.

Qualunque sia il mix di ipotesi che viene considerato per le simulazioni è importante essere consapevoli delle conseguenze: potrebbe essere una scelta più prudente quella di sottostimare la propria pensione e pianificare di versare maggiori risorse in strumenti integrativi, piuttosto che il contrario.

1Dato CENSIS 2012 citato nella Relazione Annuale COVIP 2013
2Rapporto sulle tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario, ed.22 – Ragioneria Generale dello Stato – novembre 2021

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